Proxmox Backup Server

Nell’universo dei prodotti Open Source uno strumento all’avanguardia e molto apprezzato dagli utenti è sicuramente Proxmox Virtual Environment (PVE). Una piattaforma di livello enterprise per ospitare virtual machines e containers con features avanzate che lo rendono estremamente affidabile per la piccola, media ma anche grande impresa.

L’unico aspetto meno positivo di Proxmox, fino a qualche mese fa, era rappresentato dalla gestione dei backup, in quanto non essendo incrementali influivano pesantemente sulle risorse di sistema e sugli spazi di archiviazione.

Gli sviluppatori, per sopperire a questa “mancanza”, hanno deciso di intervenire rilasciando di recente la versione 2.0 di Proxmox Backup Server (PBS).

PBS porta con se una ventata di novità che ne fanno uno strumento decisamente accattivante da affiancare a Proxmox VE per la gestione di backup di vm e containers.

Le principali funzionalità di Proxmox Backup Server

Per ciascuna di queste funzioni si potrebbe scrivere una guida dedicata, ma non è l’obiettivo di questo articolo, il cui reale fine è mostrare quale sia stato lo sforzo degli sviluppatori per arricchire in maniera granulare la piattaforma, rendendola più affidabile e completa.

Proxmox Backup Server ha definitivamente alzato l’asticella dell’efficienza nel campo del backup realizzato con soluzioni Open e mostra ancora una volta come dallo stesso mondo Open Source, spesso ritenuto non all’altezza di soluzioni closed, magari più blasonate, si possano invece pescare soluzioni di alto livello in ambito Enterprise.

Le community inoltre contribuiscono quotidianamente allo sviluppo e al miglioramento di queste tecnologie, in modo che siano sempre più fruibili, ricche e all’avanguardia.

E in Enterprise OSS abbiamo deciso dunque di divulgare questa conoscenza, realizzando una demo dimostrativa per gli associati nel mese di Settembre. Eccone un estratto di seguito.

Collaborazione e formazione

Al solito siamo aperti alla collaborazione proattiva di altri IT Manager, con l'intento di ampliare il nostro parco tecnici specializzati, a tal fine si terrà un corso su Proxmox VE nella nostra sede a Calcinato (BS) il 28-29.10.2021, sono rimasti ancora due posti, in caso siate interessati scrivete a info@enterpriseoss.com

Per oggi è tutto, per approfondimenti sul tema potete sempre andare sul nostro portale e contattarci dai form dedicati.

https://www.enterpriseoss.com

IT specialist – Emanuele Bajardo - Oasisnet azienda associata Enterprise OSS.

disaster recovery

Notizia di questa settimana da fare accapponare la pelle:

https://www.dday.it/redazione/38814/ovh-e-il-datacenter-in-fiamme-perche-puo-succedere-e-perche-i-dati-sono-persi-per-sempre

Per chi non ha voglia di leggere l’articolo al post qui sopra riassumiamo in poche righe cosa è accaduto:

“..Ieri è andato a fuoco uno dei più grandi datacenter europei: una intera ala di OVH è stata devastata dalle fiamme e tutto quello che era sui server è andato in fumo. Chi non aveva previsto un disaster recovery plan ha quasi sicuramente perso tutto. Può succedere, vediamo perché.”

La frase finale è inquietante ma reale e nell’articolo si argomenta proprio del perché, seppur di rado, questo evento possa accadere.

Noi però vorremmo concentrarci su un altro tema.

Prendo a prestito la metafora della “mela marcia”, che uso spesso dal giorno in cui un mio caro amico e maestro di comunicazione me la espose per la prima volta.

Tutti noi veniamo attirati da luci e cotillons, almeno quanto dai prezzi da urlo, dai servizi all in one per un tozzo di pane o dalle promesse di performance invidiabili in offerta, ma non ci ricordiamo mai di guardare il retro di questa offerta, nella metafora della mela.

Bella, rossa, irresistibile quando guardata di fronte.

Come una Biancaneve digital dei nostri tempi vogliamo mordere il frutto che ci viene offerto, ma non ci preoccupiamo delle conseguenze, non pensiamo che possa essere avvelenata o più semplicemente marcia sul retro.

Naturalmente lungi da noi fare dei paragoni così poco lusinghieri con i servizi offerti da OVH ai propri clienti, il nostro intento è far riflettere su quale sia il costo di un dato perduto o di un disservizio prolungato.

La questione è quanto siamo disposti a rischiare pur di risparmiare?

Ma abbandonando le metafore e le prediche facciamoci una domanda più importante.

È possibile ad oggi proteggerci davvero da eventi così infausti e catastrofici con un piano di disaster recovery serio?

La risposta è sì e vogliamo aggiungere che si può fare senza spendere un patrimonio in licenze, software proprietari hypertech e ferro mega carrozzato.

Mi rivolgo all’IT manager che vede lontano e che vuole davvero offrire un servizio di livello ai propri clienti, senza disservizi, senza perdita di dati.

Oggi con tecnologie come Ceph e Proxmox, entrambi prodotti open source, supportati e assistiti da professionisti è possibile crearsi un datacenter personale, ridondato geograficamente e a prova di incendi e bombe.

“Dice, la fai facile, come al solito è solo una questione di soldi”.

No non si tratta di questo, è una questione di competenze e professionalità e di assistenza e di test di disaster recovery ecc.. ecc..

Mettere in piedi un sistema del genere con il vantaggio dei prodotti open e addirittura di hardware refurbished per certe tipologie di dati, (che non necessitano della prestazione spinta per essere acceduti), può davvero essere alla portata anche di tasche non particolarmente piene.

Naturalmente non ci si può improvvisare, serve una consulenza mirata, quello che si pagherà sarà il know how di chi ci aiuterà e la successiva assistenza.

Vorresti avere un sistema informativo ridondato che ti faccia dormire sonni tranquilli, anche a fronte di eventi catastrofici?

E avere qualcuno da chiamare in caso di necessità, non solo per la manutenzione ordinaria, che fa già i 3/4 del lavoro, ma anche per “tirare su tutto” nel momento del bisogno?

Oggi puoi averlo grazie al team di Enterprise OSS.


Contatta Enterprise OSS

solo chi sogna può volare

Questa settimana vi portiamo all'interno di Enterprise OSS, alla scoperta di una delle anime che la compongono.

Oggi tocca a Daniele Corsini, titolare di Corsinvest e fondatore di Enterprise OSS.

1. Professionalità ed estro possono coesistere?
2. Daniele Corsini chi è?
3. Da dove arriva la passione per la programmazione e dove ti porterà?
4. Da Corsinvest a EOSS il passo è stato breve oppure no?
5. Come può un programmatore FOSS mettere a disposizione il suo codice, che rapporto hai con il senso del possesso?
6. Il modello di business open source funziona?
7. Il concetto di software libero vincerà? Sarà la luce guida per lo sviluppo di progetti nuovi nel prossimo futuro?
8. Come si programma oggi? Testa bassa e creare o c’è un altro modo?
9. Parlaci della tua ultima creatura digitale.
10. Come si vede Daniele Corsini nei prossimi 5 anni?

1. Professionalità ed estro possono coesistere?

Come dice Peter Pan “Solo chi sogna può volare!”. La creatività, estro, il modo di vedere le cose diversamente, andare oltre le possibilità reali rende possibile l’impossibile. Se ci fermassimo solo a quello che sappiamo fare forse saremmo ancora all’età della pietra. La professionalità dice cosa e come fare, estro dice come immaginarla. Abbinamento delle due genera qualcosa di meraviglioso.

2. Daniele Corsini chi è?

Nasco nel 1974 nel più bel paese del mondo Calcinatello in provincia di Brescia. Qui il fiume Chiese trasporta grandi idee ed il ponte romano che lo attraversa genera ancora oggi piccole faide (questi romani la sapevano lunga). Sono una persona con molta immaginazione, poche cose mi scoraggiano e mi butto a capofitto per capire. Sono sempre alla ricerca di nuove idee e sono in continuo aggiornamento. Amo la pizza, il codice e tutto quello che si può automatizzare. Come un poeta il mio codice deve essere un’opera d’arte. Adoro il Blues, Jazz. Se mi invitate a cena la mostarda non la mangio.

3. Da dove arriva la passione per la programmazione e dove ti porterà?

Sin da piccolo capisco che l’elettricità a qualcosa di misterioso magico, e gli interruttori che accendo e spengono le lampadine hanno il potere di governarla. Questo è stato il mio primo incontro con la logica binaria. La fortuna di poter accedere a tecnologia 8088 IBM fina da piccolo mi ha permesso nel 1984 di scrivere i miei primi programmi in BASIC. Nulla di che, il mio nome che scorreva sul monitor (egocentrico). Gli anni successivi sono un proseguo di studio e analisi dei linguaggi tutto nel tempo libero. Come per i templari alla ricerca del Santo Graal, sono alla ricerca del linguaggio “perfetto” che non esiste ma che cerco continuamente (ad un certo punto volevo crearlo). Ho partecipato allo sviluppato di vari progetti Open Source, tra tutti pgAdmin un ambiente amministrativo di PostreSQL. Ho appreso molto sui database. In quel periodo ho conosciuto l’Open Source e il lavoro collaborativo.

In futuro vorrei continuare il mio processo di apprendimento e partecipazione a progetti Open Source, ma poter trasferire la conoscenza è una cosa che mi affascina.

4. Da Corsinvest a EOSS il passo è stato breve oppure no?

Il condividere è nel DNA di Corsinvest, il problema è stato trovare persone che capissero e condividessero gli stessi valori. Tutto nasce nel 2016 da un corso Proxmox VE dove Corsinvest incontra ITServiceNet e da li nascono i primi rapporti. Non sempre semplici ma fruttuosi e di interesse reciproco. Poi è nata l’associazione.

5. Come può un programmatore FOSS mettere a disposizione il suo codice, che rapporto hai con il senso del possesso?

Per mettere a disposizione il proprio codice ci sono ormai parecchi repository, il più famoso è GitHub. È una cosa meravigliosa condividere codice ti rende partecipe di qualcosa più grande di te. Vedere che utenti utilizzano il tuo codice e segnalano errori ti dà la carica. Una cosa importante è sempre aggiungere una licenza. Tutto il mio codice e Open Source tipicamente con licenza GPL3 o compatibili. Con una licenza il codice è tuo ma dai la possibilità di utilizzarlo. L’idea che ti rubino il codice o lo copino non è un problema. Quando crei qualcosa che richiede intelletto, difficilmente la gente vuole capire il processo interno, per questo ti chiederanno di aggiungere funzionalità o correggere errori. Condividere rende più grandi. “Se tu hai un'idea ed io un'idea entrambi portiamo a casa 2 idee. In caso contrario rimaniamo con la nostra idea singola”

6. Il modello di business open source funziona?

Si, se collegato ad un servizio o subscription. Mi spiego meglio. Il software è Open ma la formazione ed il supporto a pagamento. Il bello dell'Open Source e che avrai utenti che ti correggono o consigliano modifiche al tuo codice, quindi il potenziale di miglioramento è infinito. Avrai clienti che lo usano e non pagano, e altri sì, comunque rimarrai di riferimento. Le aziende di un certo livello voglio supporto, quindi pagheranno per averlo.

7. Il concetto di software libero vincerà? Sarà la luce guida per lo sviluppo di progetti nuovi nel prossimo futuro?

Sì, perché oggi se facessi un prodotto chiuso e qualcuno volesse aggiungere funzionalità, unica soluzione sarebbe riscriverlo completamente da zero. Questo sarebbe una grave perdita per il produttore. Se è aperto la funzionalità verrà aggiunta dal programmatore esterno e tutti ne usufruiranno. Il guadagno si sposta dalla vendita del software alla remunerazione derivante da supporto/aggiornamenti. Anche Microsoft sta seguendo questo percorso rilasciano interi progetti open e parti di sistema operativo.

8. Come si programma oggi? Testa bassa e creare o c’è un altro modo?

Negli ultimi anni a parte i linguaggi che continuano ad evolvere è diventata fondamentale la parte collaborativa e di condivisione del codice,  con conseguenti richieste di modifica. Oggi si parla di DevOps e di Continuous Integration. Praticamente c'è un continuo processo di sviluppo e testing per migliorare la qualità del codice ed eliminare gli errori.

9. Parlaci della tua ultima creatura digitale

Mi è sempre piaciuto sviluppare strumenti per altri per migliorare l’esperienza utente. Ora abbiamo creato un ambiente di management per Proxmox VE, via web e di semplice utilizzo per tutti, il suo nome è CV4PVE-Tools e sta per "Corsinvest per Proxmox Ve - Strumenti". L’idea è di inserire parallelamente al software base già di per se decisamente funzionale, le features mancanti, che negli anni abbiamo sviluppato noi. Su GitHub abbiamo pubblicato tutti i software Open Source liberamente fruibili e utilizzabili grazie alla riga comando, sono i nostri TOOLS.

10. Come si vede Daniele Corsini nei prossimi 5 anni?

La tecnologia fa passi da gigante e le persone devono sforzarsi di stare a questo passo. Mi piacerebbe continuare a formarmi e formare persone, trasferire la conoscenza e l’esperienza di 20 anni. Sicuramente l'IA (intelligenza artificiale) entrerà pesantemente nei nostri sistemi e modificherà il nostro modo di vivere. Sarà un argomento di grande interesse e mi piacerebbe esserci, del resto solo chi sogna può volare.

Daniele Corsini - Programmatore, EOSS Founders e titolare di Corsinvest

Riservatezza dei dati aziendali

Al tempo di covid19 molte sono le persone che nel pieno rispetto delle regole stanno lavorando per preparare un futuro migliore.

Ci sono coloro che hanno trasformato stanze di casa in uffici perfettamente funzionali, a patto di assoldare le "forze dell’ordine" (moglie o marito a seconda dei casi), per fare la guardia contro le incursioni di piccoli teppisti, incuranti delle faccende lavorative quotidiane dei loro genitori.

Viste le webcall che si susseguono a flusso continuo giorno dopo giorno, qualcuno ha dovuto anche improvvisarsi sceneggiatore, posizionando camere e microfoni in modo da far sparire stendibiancheria, ceste piene di giocattoli e attutire rumori di ogni genere che provengono da diversi angoli della casa.

Ma ci sono anche coloro che armati di autocertificazioni sempre più dettagliate vanno su e giù per le provincie d’Italia, qualcuno osa addirittura sconfinare in un’altra regione, e questo è il caso dei nostri due Ale.

Lavori in corso

La scorsa settimana infatti noi di Enterprise OSS ci siamo recati in datacenter presso Irideos a Verona per preparare delle nuove macchine.

L’obiettivo è quello di offrire a tutti i nostri clienti e a chi ne avrà bisogno una piattaforma per lo smart working completa, capiente e in linea con la riservatezza dei dati aziendali.

Al nostro cluster è infatti stato aggiunto un nuovo nodo, al fine di potenziarne considerevolmente le capacità di calcolo e lo storage.

A proposito di quest’ultimo sono stati aggiunti 8 nodi ARM che erogano storage di tipo S3 su filesystem gestito da Ceph.

Questo lavoro ha generato un più 30 TB di spazio storage utile.

enterpriseoss in tempi covid19

In un prossimo futuro

Un numero sempre maggiore di aziende si rivolgerà ai professionisti del mondo ICT per trovare la migliore soluzione che permetta loro di lavorare da remoto, ma emergeranno sicuramente delle esigenze nuove che possiamo identificare in:

In particolar modo l’ultimo punto è spesso trascurato dai più, che si rivolgono ai colossi della Silicon Valley alla ricerca di un pacchetto all in one che non esiste in realtà e dunque sono costretti ad accontentarsi o a sacrificare qualcosa per poter lavorare.

E questo qualcosa è molto spesso proprio la privacy: dati, metadati, informazioni strategiche vengono messe in rete, incuranti del fatto che quando accettiamo le condizioni per utilizzare qualunque software solitamente diamo in cambio il permesso a visualizzare i nostri dati.

Non tutti hanno segreti industriali da tenere sotto chiave, ma crediamo che chiunque preferisca tenersi in casa il frutto dei propri sforzi, per non dare vantaggi competitivi alla concorrenza, ma anche per non permettere di tracciare tutte le proprie abitudini.

Cosa che accade regolarmente con app, motori di ricerca e social media, i quali per essere usati gratuitamente chiedono questo “pizzo”.

Servizi erogati a prescindere dal dono di preziosi dati

Ma mentre l’utente privato può (forse) accettare di perdere un po’ di riservatezza in cambio di servizi, per le aziende la questione è completamente diversa, anche perché non si parla di servizi gratuiti, anzi.

Per questo noi ci siamo fatti un nostro cloud privato, un vero e proprio spazio alla Amazon, e lo offriamo a chi desidera puntare su tutto quello che questo colosso offre, ma mantenendo come pilastro fondamentale la sicurezza del dato, non solo in termini di ridondanza e protezione dello stesso, ma proprio in termini di riservatezza dei dati aziendali.

storage s3 basato su arm e ceph

Utilizziamo per lo più software open source in una combo vincente che parte dall’infrastruttura e arriva fino alle applicazioni di tutti i giorni:

Insomma crearsi un oggetto del genere in datacenter o addirittura on premise all’occorrenza non è più una chimera, noi di Enterprise OSS lo abbiamo già fatto e lo faremo sempre di più, con un occhio di riguardo alla riservatezza del dati aziendali, argomento troppo importante per essere trascurato in tempi come i nostri.

Enterprise Oss Staff

CV4PVE Tools Proxmox

Questi mesi del 2020 ce li ricorderemo per molti anni a venire.

In poche settimane molte cose sono cambiate.

In Enterprise OSS ci siamo lasciati con l’ultimo evento fisico il 19.02 con una buona affluenza di pubblico e nuovi associati che sono entrati a far parte dell’associazione e dopo 2 settimane ci siamo ritrovati a fare i conti con covid-19 con annesse limitazioni e sconvolgimento generale delle vite di tutti noi.

La strada mentre vi scriviamo è ancora lunga, ma come vedete noi siamo sempre attivi, la nostra natura digitale ci sta permettendo di tenere la testa fuori dall’acqua e il nostro pensiero va a chi in realtà non era preparato a tutto ciò ed ora è in grave difficoltà.

Ci sono molte attività, almeno il 50% che non possono fare a meno di lavoro fisico, incontri personali e quindi contatto, tutte cose che in questo momento sono limitate o addirittura vietate.

L’altra faccia della medaglia però è che dobbiamo imparare a cambiare e questa terribile emergenza ci sta insegnando che abbiamo già molti strumenti per facilitare il restante 50%.

Per questo abbiamo iniziato a lavorare in modo più intenso per condividere coi voi alcuni degli strumenti che usiamo noi, da Nextcloud per avere un ufficio completo da remoto a Talk per le videoconferenze ai CV4PVE - TOOLS Proxmox creati da Corsinvest per poter monitorare e manutenere in sicurezza tutti i server da remoto.

A tal proposito ecco la nostra proposta formativa per aprile: vi invitiamo a partecipare al webinar in programma 

Mercoledì 15.04 alle ore 18.00 - Webinar CV4PVE - TOOLS Proxmox 

Si seguito un'anteprima di quello che vi racconteremo.



Riserva un posto per il webinar

Proxmox prende il volo con degli strumenti di grande utilità, Corsinvest dopo anni di sviluppo ha rilasciato la versione grafica dei suoi CV4PVE TOOLS, già liberamente scaricabili da Github.

Dashboard complete con diagnostica su nodi, clusters, singoli servers, virtual machines, storages, metriche puntuali, alert, lo stato dell'arte del monitoraggio dei vostri server, un mare di dati configurabili e consultabili a colpo d'occhio con un click.

Il massimo per la manutenzione delle vostre macchine e dei vostri cluster indipendentemente dal numero e dalla complessità della vostra infrastruttura.

strumenti proxmox su github

Io e mio figlio quando dobbiamo aggiustare qualcosa guardiamo su YouTube how fix per capire come fare e poi guardiamo nella cassetta degli attrezzi se abbiamo quello che serve.

Capita spesso di non avere gli strumenti giusti, i motivi principali sono:
• la mancanza
• la specificità quindi la scarsa reperibilità
• il fatto che sono "closed" quindi non disponibili se non agli addetti ai lavori della società produttrice

Superato un primo momento di frustrazione l'unica soluzione è ingegnarsi e "cercare di fare quello che si deve con ciò che si ha", con enorme fatica e dispendio di tempo ed energia, raggiungendo l'obiettivo come si può.

Naturalmente tutto questo guardando il video e cercando di intercettare il punto giusto dove operare.

Quindi ricapitolando servono attrezzi giusti, documentazione giusta e capire quando intervenire e come saper utilizzare gli attrezzi.

Noi di Corsinvest amiamo le cose semplici e lineari, per questo: ”come lo vogliano per noi, ci impegniamo a crearlo per gli altri”. Quindi i nostri software devono essere semplici da capire, facili da installare ed usare, ben documentati e con supporto.

 

Come abbiamo creato strumenti per Proxmox VE e li abbiamo distribuiti su Github

Nel Dicembre del 2016 abbiamo rilasciato Open Source il primo progetto legato a Proxmox VE https://github.com/Corsinvest/cv4pve-autosnap

Questo software permette di creare snapshot di una “Macchina Virtuale” automaticamente specificando una retention, una protezione continua dei dati. Nel frattempo un secondo progetto era partito https://github.com/Corsinvest/cv4pve-barc . Altri progetti seguirono.

Con nostra sorpresa i software hanno riscosso parecchio successo, nelle università (europee (Ginevra) ed americane), nelle strutture statali, svariati datacenter, e molti IT manager.

Con le richieste e segnalazioni della comunità, abbiamo migliorato il prodotto e capito che le idee erano ottime ma la strada percorsa per l'implementazione non era ottimale per questo forte legame interno con Proxmox VE.

Volevamo abbracciare altre filosofie:
• Zero configurazione in Proxmox VE
• Utilizzo di API
• Utilizzabile esternamente a Proxmox VE
• Eseguibile su qualsiasi Sistema Operativo, Windows, Linux, MacOS
• Installazione zero
• Download and run
• Script hook esterni configurabili
• Per più linguaggi (non esitiamo solo noi)

 

Corsinvest utilizza vari linguaggi di programmazione

nello specifico utilizza C# .Net, ma produce codice per altri linguaggi, non siamo soli a correre.

Bisognava partire da zero, ritornare sui propri passi, partire dalla base quindi dalle API. Non contenti di quello che veniva offerto, non compatibile con l’idea Corsinvest abbiamo deciso di creare noi i client API.

• cv4pve-api, client API per vari linguaggi .Net (C#), Java, Php (facili, documentati, aggiornati)

Non è una persona fisica che li crea (come fanno tutti), ma un robot creato da noi, che leggendo la documentazione genera i client. Stiamo aggiornando il nostro robot per la generazione in altri linguaggi Go, Python, Ruby, Rust, Javascript

• cv4pve-autosnap ora riscritto da zero in .Net è stato il primo

E molti altri.

Ma perché non ci copiano?

Durante lo sviluppo e dopo la pubblicazione degli strumenti Proxmox su Github non riuscivamo a capire perché i nostri software non venissero copiati o clonati da altri. Ci siamo confrontati ed è emerso che quello che noi davamo per scontato per tanti non lo è (questo è un difetto italiano).

Diamo per scontato che tutto ciò che facciamo sia facile ma non è così. Le conoscenze le competenze acquisite hanno un peso e salire ogni singolo gradino per arrivare alla fine della scala costa.

Noi ci siamo arrivati, non con pochi sacrifici, per questo altri piuttosto che spendere tempo nel capire, preferiscono avere un prodotto già pronto.

Continuiamo a manutenere e supportare i nostri progetti su https://github.com/Corsinvest, dove chiunque può scaricare e installare rispettando le licenze Open Source che abbiamo deciso di utilizzare.

Per un supporto Enterprise in mainstream e per tutte quelle strutture che lo richiedono, abbiamo creato una suite per Proxmox VE https://www.corsinvest.it/cv4pve-tools

"Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento.”
Robert Baden-Powell

Daniele Corsini - Programmatore e titolare di Corsinvest e fondatore di Enterprise OSS

smau 2019

Rieccoci,

la scorsa settimana siamo stati a visitare Smau Milano 2019, la rinomata kermesse durata 3 giorni ha ospitato diverse aziende del settore tech al solito, ma si è vista anche una sezione notevole dedicata alle startup.

Lasciamo il giudizio sulla fiera a chi è stato presente, noi ci permettiamo di osservare che sembrano lontani i tempi in cui SMAU era un riferimento per l’informatica e l’elettronica in Italia, l’atmosfera è sembrata non troppo spumeggiante e non si respirava quell’entusiasmo e quella voglia di cavalcare le novità che un settore come il nostro ha sempre da offrire.

È stata comunque una buona occasione per fare incontri interessanti. Valore aggiunto a nostro avviso la presenza di workshop distribuiti su tutta la giornata che hanno sicuramente arricchito di contenuti l’evento.

Una citazione particolare per Enrico Tonello della TgSoft, azienda tutta italiana che fa della sicurezza informatica il suo pane quotidiano da tanti anni e che ci ha accolto con simpatia.

Workshop a Smau Mi 2019

Ing. Enrico Tonello di TgSoft

Corso Proxmox L2 - Enterprise OSS Lab

La settimana appena trascorsa è stata anche contrassegnata da un evento per noi molto importante, si è tenuto infatti il secondo corso Proxmox all’ Enterprise OSS Lab, dove si sono alternati Alessandro Bolgia, titolare di ITServicenet certificato Proxmox e Alessandro Garbelli, titolare di Corsinvest, anch’egli certificato Proxmox.

A breve per gli associati ci sarà la possibilità di ripercorrere tutta la giornata di formazione grazie alla registrazione dell’evento.

Siamo per la prima volta andati anche in streaming sulla nostra pagina facebook, dove si possono vedere alcuni minuti trasmessi in diretta durante la giornata.

Alla sessione mattutina, aperta a tutti gli associati di Enterprise OSS è seguito un approfondimento pomeridiano dove è salito in cattedra Daniele Corsini, altro titolare di Corsinvest nonché sviluppatore di soluzioni open source.


Enterprise OSS - Facebook

corso proxmox l2

Presentazione dei tool Enterprise OSS

I presenti hanno dunque potuto osservare nel dettaglio tutti i software e i tool che sono stati creati nell’ultimo anno e i cui sorgenti sono liberamente scaricabili da Github.

Si tratta per lo più di evoluzioni delle soluzioni già in uso, come Proxmox VE ad esempio, che aggiungono valore al già ottimo prodotto e tolgono letteralmente, (e visto il periodo metafora non potrebbe essere più indicata), le castagne dal fuoco ai responsabili CED.

Sono stati mostrati infatti tool per automatizzare copie, snapshot, ma anche client per lo scripting adatti a tutti i palati e per finire le nuovissime metriche, per poter tenere sotto osservazione i parametri che vengono ritenuti più critici o opportuni dagli IT manager delle aziende nostre clienti o associate.


Sorgenti su GitHub


tools proxmox


Scopri i tools

Per i più esigenti è stata presentata un’offerta aggiuntiva, comprendente una subscription molto interessante, soprattutto per chi utilizza abitualmente questi strumenti in produzione e che tra le varie opzioni offre anche la possibilità di avere un filo diretto con gli sviluppatori, al fine di contribuire con idee all’evoluzione degli strumenti stessi.

La giornata si è chiusa con un arrivederci al prossimo corso che si terrà in novembre e che non mancheremo di anticiparvi nel dettaglio.

Per oggi è tutto, ci rivediamo lunedì prossimo, con il primo articolo del nuovo mese e al solito con le novità dal mondo dell’open e dintorni.

Rimanete sintonizzati, a presto.

corso proxmox

Rieccoci da Enterprise OSS, oggi vi portiamo con qualche immagine e soprattutto con un breve resoconto nell’ EOSS Lab.
Mercoledì 18 settembre il nostro laboratorio di ricerca si è popolato di graditi ospiti, la nostra sede infatti è dotata di una sala conferenze che in questa occasione si è trasformata in un'aula aperta al pubblico, sopraggiunto per partecipare al primo di due appuntamenti introduttivi su questo strumento.

Proxmox VE è una piattaforma open source completa per la virtualizzazione aziendale. Con l'interfaccia Web integrata è possibile gestire facilmente VM e container, archiviazione e rete definite dal software, clustering ad alta disponibilità e più strumenti pronti all'uso su un'unica soluzione.

”Fonte: Proxmox website [https://www.proxmox.com/en/]"

corso proxmox

Argomenti Corso Proxmox VE

Il corso Proxmox è un corso introduttivo adatto ad ogni IT manager o appassionato di virtualizzazione e/o di open source. Si sono mostrate le principali peculiarità del prodotto, valida alternativa ad ambienti di virtualizzazione più noti e in certi casi blasonati.

Docenti del corso sono stati il dott. Alessandro Garbelli di Corsinvest
e l’ing. Alessandro Bolgia di
ITServicenet , entrambi Proxmox Certified.

Ad una prima parte teorica sono seguiti esercizi di laboratorio assistiti dai ragazzi di Corsinvest, che hanno sapientemente guidato gli ospiti alla scoperta delle funzionalità base di Proxmox.
In previsione della seconda parte del corso vi invitiamo a tenere d’occhio questo link
Enterprise OSS - Divisione Learning

corso proxmox live

Vantaggi per gli associati

L’appuntamento
ha offerto un valore aggiunto importante agli iscritti ad Enterprise
OSS, che come sapete è
un'associazione aperta
e offre ai suoi associati
diversi corsi introduttivi durante l’anno.

Sono
in previsione altri due appuntamenti prima della fine del 2019, uno
su un altro prodotto dell’universo open source e un altro dedicato
al mondo Microsoft, a riprova che in Enterprise OSS sezione Learning
il focus è la
divulgazione e l’integrazione tra le soluzioni, le quali molto
spesso sono complementari e non esclusive.

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